Il progetto si è distinto per il suo essere inclusivo, non soltanto nelle finalità, ma anche nei metodi tramite cui progettare il parco. Infatti, al desiderio di realizzare un Parco Inclusivo a Certaldo si è affiancata fin da subito la forte volontà di costruirlo dal basso, vale a dire con il coinvolgimento diretto della comunità locale in tutte le sue varie espressioni (cittadinanza, tessuto associativo e cooperativo ecc.). Un approccio, questo, che fa leva sull’idea secondo cui il progetto di un’area pubblica debba rispondere, prima di tutto, alle esigenze di chi frequenta quella determinata area e che evidenzia l’efficacia dell’utilizzo delle competenze di chi abita gli spazi nel disegnare luoghi maggiormente vivibili che siano realmente a misura d’uomo. Pertanto, il progetto Parco Libera Tutti, inserendosi in questo filone di pensiero, ha voluto coinvolgere sin dalle prime fasi i suoi destinatari finali, i cittadini, con cui si è immaginato un percorso fatto di due strade parallele: da un lato una serie di incontri di progettazione condivisa, dall’altro una campagna di raccolta fondi avente come obiettivo principale il coinvolgimento emotivo dei cittadini al progetto, prima ancora che la raccolta di risorse economiche.